Image Image Image Image Image

Biografia – Biography

IT-it  EN-en


Ezio Barni

Ezio Barni nel suo studio

 

ITALIANO

Ezio Barni nasce il 20 Giugno 1926 a Monza, dove compie gli studi classici presso il Liceo classico Zucchi, sospesi per andare volontario in guerra,appena diciassettenne, nel corpo dei bersaglieri. Terminata la guerra, riprende gli studi, conseguendo la maturità classica presso il liceo Giosuè Carducci di Milano e poi la laurea in giurisprudenza all’Università degli Studi di Milano.

Lavorerà come direttore presso un’importante azienda di maglieria e poi di abbigliamento.

La sua attività artistica inizia negli anni della sua prima giovinezza. I suoi passi sono ovviamente quelli del dilettante, ma già lasciano intravvedere una vena creativa fresca e molto personale.

Gli anni giovanili sono anni di ricerca e di ascolto durante i quali mitiga l’aridità degli studi giuridici con la passione per le letture umanistiche e per il paesaggio lombardo, che ritrae dapprima con una tecnica di pittura realistica, poi mano a mano sempre più trasfigurata, dispersa, nascosta.

Con la frequentazione della scuola del grande maestro Marcello Dudovich, la forma della sua pittura diviene più equilibrata e matura.

La pubblicazione della sua pittura data dal 1966, anno nel quale partecipa ai primi concorsi, segnalandosi alla critica che attribuisce alle sue opere i primi positivi giudizi ed alle giurie che gli assegnano numerosi premi e riconoscimenti.

Poi, in seguito all’incontro con il pittore Jacques Decaux, tedesco di Francoforte, intriso di cultura mitteleuropea, Ezio Barni acquisisce una nuova padronanza del tratto: il segno non è casuale, il segno deve dire sinteticamente il tutto.

Si susseguono i successi nei concorsi di pittura ed iniziano le prime mostre personali in Italia ed all’estero.

Nel 1972 viene premiato a Villa Olmo dal presidente del senato Amintore Fanfani, per il concorso Internazionale di Cadorago che vede la presenza di artisti provenienti da 80 province italiane, dalla Germania, Olanda, Svizzera e Grecia.

Nel 1983 esegue un ritratto del senatore Giovanni Spadolini che gli consegna durante la sua visita alla città di Monza.

Si perfeziona nella figura alla Libera Accademia di pittura di Nova Milanese sotto la guida del maestro Vittorio Viviani diventando a sua volta maestro di numerosi allievi presso istituti di arte e la sede della Società artisti e patriottica di Milano.
Le sue opere si trovano presso collezionisti d’arte italiani ed esteri, e in Italia, Germania, Svizzera, Brasile, Stati Uniti, Hong Kong, nonchè presso la Pinacoteca Civica di Monza.

Innamorato dell’arte e di tutte le forme di cultura, ricopre cariche che lo vedono attivo nella vita culturale monzese: Presidente della Commissione del Sistema Bibliotecario di Monza,capo della Consulta della Cultura, presidente dell’Associazione Culturale Amici dei musei e della Villa Reale. Durante il suo mandato si batte per il recupero della Villa e per una degna destinazione dei suoi tesori ivi contenuti, a causa della chiusura della Pinacoteca Civica avvenuta più di dodici anni prima. Per riportare alla luce queste meravigliose opere d’arte di proprietà della Pinacoteca Civica, che datano il XVI secolo, organizza nel 1994 la mostra dal titolo provocatorio “Il museo negato”, con lo scopo di favorire la riapertura della Pinacoteca.

Nella attività sociale è due volte Presidente del Lions club Corona Ferrea nonché vicegovernatore di distretto.

Nella seconda metà del 1996 viene incaricato della ideazione delle vetrate artistiche della Cappella dell’Opera Pia Bellani e dell’affresco dell’abside che narra la storia di Gioacchino ed Anna, realizzazione che purtroppo rimarrà incompiuta. Una targa, realizzata da Danilo Carelli, ne testimonia il ricordo.

Ezio Barni si spegne a Monza, il 15 Marzo 1997.

Torna su

 

 

ENGLISH

 

Ezio Barni was born on June 20th, 1926 in Monza, where he attended classical studies at the Liceo Classico Zucchi for as long as he had to volunteer, being only 17, in World War II as a member of the rifle regiment. At the end of the conflict he eventually resumed his studies earning his high school diploma at the Liceo Giosuè Carducci in Milan and a Bachelor of Laws at the University of Milan.

He will start working as a director at an important knitwear factory and then at a clothing factory.

His artistic career begins in the years of his first youth, pacing gradually from amateurism but yet showing a creative and also very personal streak.

His juvenile years are all about questing and perceiving, trying to mitigate the dryness of his law studies with the passion for liberal arts and for lombard landscapes, which he portrays initially with a realistic technique, and then gradually with a more transfigured, scattered and secluded technique.

By attending the school of the great master Marcello Dudovich, his painting becomes more and more equilibrated and mature.

The publishing of his painting dates back to 1966, the same year of the attendance of the first contests, where he stood out to the critics and subsequently gained some very positive judgements and several prizes and merits.

As a result of the encounter with Jacques Decaux, a Frankfurt-raised German painter and soaked in Mittel-European culture, Ezio Barni gains a deeper understanding of his personal touch: it shall not be casual, it shall explain it all synthetically.

Achievements start following one another, and his first exhibitions take place in Italy and abroad.

In 1972 he is awarded in Villa Olmo by the president of the Senate Amintore Fanfani for the International contest of Cadorago, which hosted several artists coming from 80 Italian provinces and from Germany, Switzerland, Greece and the Netherlands.

In 1983 he realizes a portrait of the senator Giovanni Spadolini and he delivers to him during a visit in Monza.

He perfects his abilities in drawing figures at the Libera Accademia in Nova Milanese under the guidance of the master Vittorio Viviani, becoming himself a master for several students at schools of art and at the headquarters of the Società Artisti e Patriottica of Milan.

His works are currently owned by italian and foreign collectors and exhibited in Italy, Germany, Switzerland, Brazil, United States and Hong Kong, as well as, of course, the Pinacoteca Civica in Monza.

As a deep lover of art in all of its forms of culture, he actively takes part in the cultural life of his city. More precisely, he has been President of the commission for the Librarian System of Monza, Head and Chief of the Cultural board of Monza, President of the cultural association “Amici dei Musei e della Villa Reale”. During his mandate he stands up for the recovery of the Villa Reale and for a respectable destination for the treasures it contained, since the Pinacoteca Civica had been closed for more than 12 years. In order to put back to the top those wonderful masterpieces, some of them dating back to the 16th century, he eventually put up an exhibition in 1994 carrying the provocative title “the denied museum” precisely to foster the re-opening of the art gallery.

As far as his social activity, he is twice President of Lions Club Corona Ferrea, as well as vice-governor of the district.

In he second half of 1996 he is appointed for the conception of the artistic glass walls of the Cappella dell’Opera Pia Bellani and for the fresco of the apsis narrating the story of Joachim and Anna, whose realization will unfortunately remain incomplete. A plaque realized by Danilo Carelli testifies for this memory.

Ezio Barni passed away in Monza on March 15th, 1997.

Up